Lot 841 - E-Live Auction 13

Anno 1750 - Nozze di Vittorio ...
Anno 1750 - Nozze di Vittorio ...
Anno 1750 - Nozze di Vittorio Amedeo III con Maria Antonia di Borbone figlia di Filippo V Bronzo - 51,4 mm - 57,46 gr. - R Opus: Lorenzo ... Read more - BB+

Bids

Lot status:
Auction closed

Description

Anno 1750 - Nozze di Vittorio Amedeo III con Maria Antonia di Borbone figlia di Filippo V Bronzo - 51,4 mm - 57,46 gr. - R Opus: Lorenzo Lavy - Wurzbach n. 4498. Coniata a Torino. Al dritto: CAR . EM . D . G . REX . SAR . CYP . ET . IER . Busto corazzato del re a destra. Sotto: Sul tagglio del braccio : LAVII. Al rovescio: PACE . ET CONIVGIO . FELICITAS PARTE . Vittorio Amedeo di Savoia e Maria Antonia Ferdinanda di Spagna, affiancati dalle figure allegoriche delle due Casate, sorridenti si stringono la mano presso un ara con festone con la scritta: DEO AVSP. In esergo: VICT . AMED . DVC . SAB . ET MAR . ANT . BORB . HISP . PR . NVP . A . MDCCL . Medaglia emessa nel 1750 per ricordare il matrimonio tra Vittorio Emanuele III di Savoia e Maria Antonia Ferdinanda di Borbone Spagna. La cerimonia venne celebrata il 31 maggio 1750, a Oulx, in Val di Susa, andando a stabilirsi nella capitale. La coppia ebbe dodici figli. Vittorio Amedeo III di Savoia, figlio di Carlo Emanuele III di Savoia e di Polissena d'Assia-Rheinfels-Rotenburg, fu re di Sardegna e duca di Savoia, Piemonte e Aosta dal 1773 al 1796. Maria Antonia di Borbone era la figlia più giovane di Filippo V di Spagna, e della sua seconda moglie, Elisabetta Farnese, pertanto sorella di Carlo III di Borbone. Nacque all'Alcázar di Siviglia, dove trascorse la sua infanzia prima di trasferirsi a Madrid, nel 1733. Come regalo di nozze, gli appartamenti della duchessa nel Palazzo Reale di Torino vennero ristrutturati dall'architetto Benedetto Alfieri. Maria Antonia Ferdinanda portò una dote di 3.500.000 lire piemontesi e possedimenti spagnoli a Milano. La coppia si circondò di pensatori moderni e politici vari. Maria Antonia portò, dalla corte spagnola, una rigida etichetta alla corte dei Savoia. Era molto religiosa e aveva una personalità schiva. Descrizione dell'Incisore: Carlo Domenico Lorenzo Lavy, nacque a Torino l'11 agosto 1720. Dopo un periodo di apprendistato presso Andrea Boucheron, nel 1740 fu inviato a perfezionarsi a Parigi presso Thomas Germain, orefice del re al Louvre. Lì rimase fino al 1745, ottenendo già nel 1741 un sussidio di 30 lire mensili. A Parigi si dedicò allo studio del disegno e del modellato, cui aggiunse, dal 1743, la pratica dell'incisione di monete e medaglie A consigliarlo in tal senso, con l'obiettivo di fargli guadagnare una professionalità meglio spendibile e più redditizia, fu proprio Andrea Boucheron, con il quale Lorenzo intrattenne una fitta corrispondenza e cui inviò tutti i suoi lavori perché fossero mostrati a corte. Il 16 giugno 1745 rientrò a Torino; ma già nell'ottobre successivo raggiunse Roma per continuare a perfezionarsi nell'arte dell'incisione. Su interessamento del cardinale Alessandro Albani fu introdotto nella bottega degli Hamerani, incisori presso la Zecca pontificia. A Roma si applicò allo studio della medaglistica antica, colmando quel vuoto che la formazione parigina aveva reso inevitabile. Richiamato a Torino nel giugno del 1749, il 12 novembre dell'anno successivo fu nominato intagliatore di monete e medaglie della Zecca reale. Nel 1778 fu nominato professore dell'Accademia di pittura e scultura, istituita quell'anno. Sono opera di Lorenzo Lavy tutti i coni delle monete emesse dalla Zecca a partire dal 1750, nonché i sigilli delle varie amministrazioni del Regno. Morì nella città natale il 29 gennaio 1789, dopo trentotto anni di attività continuata alla Zecca reale di Torino. Forata, diffusi colpi al bordo

Grading/Status: BB+

Only registered and authorized users are allowed to place bids.

Please use the registration form to send us your participation request, or, if you are already registered and authorized, use the login box on the top.

For any information please contact auction@nomismaweb.com