Lotto 838 - Asta 13 E-Live

Anno 1735 - Omaggio a Giuseppe ...
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Anno 1735 - Omaggio a Giuseppe Carillo de Albornoz Duca di Montemar per il regno riconquistato Bronzo fusione postuma - 88 mm - 208 g - R ... Leggi tutto - BB

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Stato lotto:
Asta chiusa

Descrizione

Anno 1735 - Omaggio a Giuseppe Carillo de Albornoz Duca di Montemar per il regno riconquistato Bronzo fusione postuma - 88 mm - 208 g - R Opus: Massimiliano Soldani-Benzi (l'originale) - D'Auria n. 4 - Ricciardi suppl. n. 276 (1A) (l'originale è una fusione di diametro 91 mm con rarità R3). Coniata a - fusione postuma del tardo '800. Al dritto: IOS . CARILLO . DE . ALBORNOZ . DVX . DE . MONTEMAR Busto a dx con corazza e mantello. Sotto: MDCCXXXV. Al rovescio: RECVPERATIS Figura allegorica della Vittoria alata in piedi, su trofeo d'armi, di fronte, regge le Corone di Spagna e delle Due Sicilie. Omaggio da re Carlo di Borbone al duca di Montemar nato a Siviglia l'8 ottobre 1671, comandante dell'esercito ispanico, per il regno recuperato contro le truppe austriache. Nel 1733 guidò l'esercito spagnolo che combatté e sconfisse gli austriaci in Italia durante la guerra di successione polacca. Ottenne la sua più grande vittoria proprio in quel periodo, durante la sua permanenza in meridione, nella battaglia di Bitonto il 25 maggio 1734. In seguito a questi grandi eventi fu nominato comandante perpetuo di Castelnovo e duca di Bitonto. La medaglia originale fu creata con la tecnica della fusione a conchiglia, colando il metallo fuso nello stampo in sabbie refrattarie. Lo stampo veniva fatto roteare velocemente per consentire la fuoriuscita dell'aria. Raffreddata ed estratta dallo stampo veniva eseguito il cesello con bulino e realizzata, artificialmente, la patina finale con metodi che ancor oggi rimangono segreti. Descrizione dell'Incisore: Soldani Bènzi, Massimiliano. Scultore e medaglista nacque a Montevarchi nel 1656 e morì a Galatrona, Montevarchi nel 1740. Dopo aver studiato disegno a Firenze, alla scuola della Galleria fondata dai Medici, nel 1678 fu inviato a Roma dal granduca per studiare con Ciro Ferri ed Ercole Ferrata. A Roma il Soldani Bènzi. imparò anche l'arte del conio da Antonio Travani; sviluppò quindi le sue capacità tecniche a Parigi, dove fu inviato da Cosimo III de' Medici per studiare presso J. Roettiers. Tornato a Firenze, fu nominato nel 1688 "maestro dei conî e custode della Zecca", carica che tenne per quarant'anni. Fu in questa capacità che il Soldani Bènzi dette nuovo impulso alla coniatura di medaglie, producendo più di 50 esemplari diversi, compresi i ritratti di Luigi XIV e Cristina di Svezia. Il Soldani Bènzi creò opere che vanno da oggetti di carattere decorativo e a rilievo di bronzo, a statue e statuette a tutto tondo, anche riproducenti capolavori dell'antichità, a gruppi di bronzo di grande e grandissima proporzione, a decorazioni su grande scala, come l'altare in S. Maria di Carignano a Genova realizzato nel 1699. Lo stile di Soldani Bènzi rivela la sua formazione tardo manieristica fiorentina nella estrema raffinatezza ed eleganza delle medaglie e nella ricerca di perfezione tecnica dei bronzi, nei quali si avverte anche l'influsso della corrente più classicheggiante del barocco romano. (fusione postuma XIX secolo)

Grading/Stato: BB

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