Anno 1839 - Gregorio XVI - Medaglia annuale coniata il 29.06.1839, a ricordo della cerimonia di canonizzazione di cinque santi Bronzo - 44,2 mm - 33,65 gr. - R2 - Opus: Giuseppe Girometti - Bartolotti n. E 839. Coniata a Roma (Tiratura: 3.426 pezzi). Al diritto: busto del Pontefice verso sinistra, con zucchetto e piviale con fregi, attorno la dicitura: GREGORIVS . XVI . PONT . MAX . A . IX . Sotto il taglio del busto: GIROMETTI F. Al rovescio: cinque Santi irradiati dalla luce divina - attorno la dicitura: MIRABILIS . DEVS . IN . SANCTIS . SVIS . In basso su due righe: VII . KAL . IVN M . DCCC . XXXVIIII . Gregorio XVI anno IX di Pontificato 1839. Medaglia annuale coniata, emessa il 29 giugno 1839, a ricordo della cerimonia di Canonizzazione di cinque Santi: Alfonso Maria de' Liguori (1696-1716) fondatore della congregazione del SS. Redentore, originario di Napoli - Francesco De Geronimo (1642-1716) missionario Gesuita, il "Padre dei poveri" nativo di Grottaglie nelle Puglie - Giovanni Della Croce (1542-1591) nominato poi da Pio XI "Dottore mistico della chiesa" nativo dell'Isola d'Ischia - Pacifico da San Severino (1653-1721) Francescano dell'Ordine dei frati minori originario dalle Marche - Veronica Giuliani (1660-1727) Clarissa Cappuccina stigmatizzata, nativa umbra. Alfonso Maria dè Liguori, d'origine napoletane, dopo aver esercitato da laico la professione d'avvocato entrò nel clero secolare, lasciando una copiosa attività letteraria. Fondò la Congregazione del Santo Redentore, fu anche Vescovo di Sant'Agata dè Goti e fu beatificato da Pio VII nel 1816. Di questa medaglia annuale vennero coniati 39 esemplari in oro e 3221 in argento, incerto è il numero di esemplari in bronzo. Gregorio XVI doveva essere molto affezionato a questa medaglia infatti nel suo viaggio del 1841 ne portò con se oltre un centinaio di esemplari per farne omaggio alle personalità che avrebbe incontrato. Descrizione dell'Incisore: Giuseppe Girometti nacque a Roma il 7 ottobre 1780 e morì a Roma il 17 novembre 1851. Fu un incisore italiano, operante nel campo della glittica nella prima metà dell'Ottocento. Fu anche apprezzato medaglista e incisore della Zecca Pontificia. Non si hanno puntuali notizie biografiche su Giuseppe Girometti, se non quelle poche citate nell'elogio, quasi un catalogo delle sue opere di glittica, redatto da Pietro Ercole Visconti e pubblicato a Roma nel 1833. Da esso risulta comunque l'altissimo grado di maestria raggiunto nell'arte dell'intaglio, ad imitazione degli antichi secondo gli imperanti dettami estetici del Winckelmann, abilità per le quali fu apprezzato e ricercato da committenti di altissimo rango sociale, politico e religioso come nobili italiani e stranieri, cardinali, papi e imperatori. Papa Pio VII lo nominò incisore della Zecca Pontificia, insieme al Cerbara, nomina confermata anche da altri pontefici, proseguendo la commissione di opere importanti sia per le occasioni ufficiali che per le proprie collezioni. Il figlio Pietro, anch'egli incisore, eresse il monumento funebre del padre nella Basilica di Santa Maria del Popolo a Roma. Colpi al bordo

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