Anno 1720 - Carlo VI - Si proclama legittimo Re di Sicilia Argento - 43,7 mm - 29,16 gr. - R2 Opus: Georg Wilhelm Vestner - Siciliano n. 92 - Bernheimer n. 129 - Varesi 2007 n. 62 (questa medaglia). Coniata a Palermo. Al dritto: CAROLO VI D. (ei) G. (ratia) ROM. (anorvm) IMP. (erator) SEMP. (er) AVG. (vstvs) (Carlo VI, per grazia di Dio, Imperatore dei Romani, sempre Augusto) Busto del re a destra. Sotto: V. (Van Vestner). Al rovescio: DATE. QUAE SUNT CAESARIS. CAESARI. QUAE DEI. DEO. (Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio) Il Redentore, in compagnia di San Pietro e di una altro Apostolo, addita una borsa che gli viene mostrata da un vecchio vestito di camice e morzetta, accompagnato da due persone, in fondo panorama della città di Palermo. Sotto a sinistra, un puttino regge uno stemma quadripartito; a destra, un altro puttino finisce di scolpire in una targa orlata di rami di lauro. In esergo: INDE SICILIA LEGITIMO REGI SUO RESTITUTA. (La Sicilia finalmente restituita al suo legittimo re). Con la pace firmata dell'Aja il 17 febbraio 1720, Filippo V di Borbone dovette cedere la Sicilia a Carlo VI d'Asburgo, ma l'ordine di rilasciarla agli Imperiali giunse il 2 maggio al Marchese di Lede, militare e diplomatico belga con cittadinanza spagnola che riuscì vittorioso nella battaglia di Milazzo nel 1718 e in quella di Francavilla nel 1719, e solo il 14 maggio, il conte di Mercy, comandante delle truppe austriache nella guerra della Quadruplice alleanza in Sicilia, scese nella cattedrale di Palermo a cantare il Te Deum. La legenda del rovescio si trova nei Vangeli: Vangelo secondo Matteo 22,2; Vangelo secondo Marco 12,17; Vangelo secondo Luca 10,25; e allude alla legittimazione divina del possesso da parte di Carlo VI della Sicilia.La Bernheimer classifica la medaglia tra quelle del 1718 mentre il Siciliano come 1720, in effetti l'imperatore conquistò la Sicilia nel 1720, la guerra della Quadruplice Alleanza iniziò nel 1717 e terminò tre anni più tardi, rimane da approfondire il perchè Carlo VI venne provlamato re di Sicilia già nel 1718. Una cosa importante: nelle leggende al rovescio di questa medaglia sono criptati i numeri romani che compongono la data, si denota che alcuni di questi caratteri sono di dimensioni maggiori rispetto agli altri. Un altro fatto anomalo è che l'imperatore assunse per la Sicilia il numerale III e non VI, sulla medaglia risulta il numerale (VI) mentre sulle monete dello stesso periodo il numerale (III). Descrizione dell'Incisore: Georg Wilhelm Vestner Scultore e incisore tedesco, nacque a Schweinfurt in Baviera nel 1677, studiò disegno artistico a Norimberga con il famoso artista Daniel Preißler. Poiché era desideroso di imparare l'incisione su acciaio, si perfezionò prendendo lezioni da Metzner, un abile scultore baverese. Sotto la guida di suo cugino Uhl, anch'egli abile medaglista, perfezionò l'apprendistato. Era così dotato nell'arte dell'incisione, che venne prima richiesto a Mainzer e a Würzburger Hof, per poi confermare la capacità artistica a Norimberga come direttore medaglista ed Incisore di monete. I suoi ritratti coniati sull'acciaio si identificano per la loro similarità. Morì nel 1740.

Grading/Stato: qBB