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Anno 1830 - Gli uomini illustri ...
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Anno 1830 - Gli uomini illustri del Regno delle Due Sicilie - Publio Ovidio Nasone Bronzo - 40,8 mm - 43,10 gr. - C - Opus: Vincenzo ... Leggi tutto - qSPL

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Descrizione

Anno 1830 - Gli uomini illustri del Regno delle Due Sicilie - Publio Ovidio Nasone Bronzo - 40,8 mm - 43,10 gr. - C - Opus: Vincenzo Catenacci e Achille Arnaud - D'Auria n. 168. Coniata a Napoli. Al dritto: PVBLIS OVIDIVS NASO Busto del poeta volto a destra. Sotto: V. CATENACCI SCVLP. L. TAGLIONI CON. NEAP. Al rovescio: SVLMONE N.A.V.C. ICCCXI EXVL MOERENS QVE OBIIT TOMIS ICCCLXX Rappresentazione di colline, probabilmente sono i sette colli di Roma. Da uno di questi si inalza Pegaso. Tutto in ghirlanda di foglie di quercia. Sotto: A. ARNAUD. SCVLP. Publio Ovidio Nasone nacque a Sulmona in provincia dell'Aquila in Abruzzo, nel 43 a.C. da famiglia di rango equestre e, giovanissimo, si recò a Roma ove frequentò le migliori scuole di eloquenza e di retorica. Abbandonò tuttavia presto gli studi per dedicarsi alla poesia, sorretto da uno straordinaria facilità a comporre versi. Fece parte del Circolo di Messalla e divenne il poeta alla moda, cantore di una società che, dopo essere uscita dall'incubo dalle guerre civili, assaporava i frutti della pace abbandonandosi al lusso e al consumismo, in palese contraddizione con i programmi di restaurazione morale che costituivano uno dei punti fondamentali del programma di Augusto. Ovidio diede a questa società il prodotto letterario che ne rispecchiava fedelmente i modelli di comportamento e per questo riscosse un successo immediato e strepitoso. Nell'8 d.C., con procedura eccezionale, Ovidio venne relegato da Augusto a Tomi (oggi Costanza), sul Mar Nero, nella Scizia, e nonostante le suppliche sue, della moglie e degli amici, vi rimase fino alla morte avvenuta nel 17 o nel 18 a.C. Sulle vere ragioni dell'esilio, è calata, sin dall'antichità, una fitta e impenetrabile cortina di silenzio e la vicenda di Ovidio costituisce ancora oggi un enigma per la cui soluzione si possono formulare soltanto ipotesi: la più probabile è che Ovidio sia stato più o meno involontariamente complice o per lo meno testimone di qualche grosso scandalo che coinvolse la stessa famiglia imperiale. La produzione di Ovidio è vastissima e comprende varie opere di carattere amoroso come gli Amores , le Heroides, l'Ars Amatoria, i Remedia Amores, di argomento mitologico come le Metamorfosi e i Fasti, di carattere personale come i Tristia e le Epistulae ex Ponto scritte dall'esilio per impietosire Augusto e cercare invano di ottenere la revoca del grave provvedimento. Descrizione dell'Incisore: Vincenzo Catenacci, nacque nel 1786 a Napoli. Iniziò la carriera di incisore sotto la guida di Filippo Rega, che ne riconobbe da subito il talento. Già dal 1808, o forse prima, durante il periodo napoleonico il Catenacci eseguiva lavori in zecca senza firmarli, ma fu dal 1824 che iniziò ad apporre la sua firma sulle sue opere. Nel 1829 fu promosso primo incisore dei dritti nel Gabinetto di incisione della zecca di Napoli. Nel 1833, morto il Rega, il Catenacci lo sostituì diventando Direttore del Gabinetto di Incisione della zecca. Fu incisore di numerosissime medaglie, anche religiose, commissionate ufficialmente dai Borbone. Al contrario del suo predecessore Filippo Rega, il Catenacci continuò l'attività di incisore anche durante il ruolo di Direttore di Gabinetto. Morì il 26 marzo del 1855. Achille Arnaud, figlio di Michele, con il quale già realizzava lavori in zecca, operò come incisore dal 1825 al 1834. Venne ammesso alla zecca di Napoli come primo incisore dei rovesci, collaborando con Vincenzo Catenacci e Francesco D'Andrea nell'incisione di molte medaglie e alcune monete borboniche. Ad esso viene attribuito il conio del rovescio della prima Piastra del 1831 di Ferdinando II di Borbone. La sua prima firma la si riscontra sulla medaglia per l'assunzione al trono di Francesco I di Borbone, coniata nel 1825. Achille Arnaud morì nel luglio del 1839, l'ultima sua firma la si riscontra sul rovescio delle medaglie degli Uomini Illustri realizzate nel 1834. Graffietti e colpetti

Grading/Stato: qSPL

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