Anno 1832 - Nozze di Ferdinando II con Maria Cristina di Savoia. Bronzo - 63,6 mm - 162,63 gr. - C (R) - Opus: Michele Laudicina - D'Auria n. 179 - Ricciardi n. 160. Coniata a Napoli. Al dritto: FERDINANDVS II. ET MARIA CHRISTINA REGNI VTR. SICIL. R. R. Teste affiancate del Re e della Regina. In basso, DE ROSA M.P. ("Monetae Praefectus") F. REGA DIR. M. LAUDICINA F. Al rovescio: FELICIBVS NVPTIIS Una figura turrita (Partenope), seduta a sinistra, regge con la mano sinistra un medaglione con i ritratti dei Sovrani appoggiato sul fusto di una colonna, e con la destra scrive VOTA / PVBLICA sul fusto. A destra, Imeneo (dio delle nozze) incorona i ritratti e accende con una fiaccola il fuoco su di un'ara dove sono scolpite due colombe che si baciano. All'esergo, ANN.CI I CCCXXXII DE ROSA M.P. "Monetae Praefectus". In basso, F. REGA DIR. M. LAUDICINA F. La medaglia fu ordinata dal re Francesco II di Borbone, nel dicembre del 1832, per ricordare ai posteri le sue prime nozze, benedette in Voltri, il 21 novembre dello stesso anno, dal cardinale Morozzo, Arcivescovo di Novara. Forse il fautore del progetto, Don Filippo Rega, si ispirò alla Cantata “Il felice Imeneo” che si rappresentò nel Teatro San Carlo, la sera del 3 dicembre 1832, alla presenza dei Reali. Alla fine dell'ottobre 1933, la medaglia era pronta ed il Ministro d'Andrea, in data 4 settembre, partecipava al Direttore della Zecca: “S.M. rimanendo pienamente soddisfatto delle medaglie battute all'occasione del Suo fausto matrimonio, che Ella ha presentate a questa Real Segreteria al n. 4 di argento, per uso della M.S., si è degnata al tempo stesso ordinare che ne sia coniato il solito numero cioè: in oro 12, in argento 50 ed in rame 200”. Il 12 novembre, furono consegnati alla Real Casa gli esemplari in oro e argento ordinati ed il 20 gennaio 1834, furono spediti quelli in bronzo. Maria Cristina nacque a Cagliari nel 1812 da Vittorio Emanuele I di Savoia e Maria Teresa d'Asburgo Austria, costretti all'esilio in Sardegna in seguito all'occupazione di Torino da parte delle truppe rivoluzionarie francesi, rimase orfana del padre a 11 anni. Maria Cristina pensava alla consacrazione religiosa, ma Carlo Alberto, salito al trono di Sardegna dopo che i liberali avevano costretto all'abdicazione il padre Carlo Felice, progettava per lei un matrimonio di Stato che consentisse ai Savoia un'alleanza con i Borbone di Napoli. Maria Cristina accettò con obbedienza la scelta del proprio stato e le nozze con il ventiduenne Ferdinando II di Borbone. Il matrimonio fu celebrato il 21 novembre 1832 a Voltri (Genova), nel Santuario di Maria Santissima dell'Acquasanta. Dieci giorni dopo la coppia reale giunse a Napoli in nave, accolta da una folla entusiasta. Il popolo napoletano l'adorava. Col marito Ferdinando II, nonostante maldicenze e aneddoti denigratori messi in giro dalla propaganda liberale, il rapporto coniugale fu splendido e basato sull'amore. Descrizione dell'Incisore: Michele Laudicina nacque a Trapani nel 1804, seguendo le impronte dello zio, famoso artista per i suoi camei, che portava lo stesso suo nome, Michele si specializzò ben presto nell'arte di incidere il metallo. Studiò a Palermo e a Napoli dove conobbe Filippo Rega, il quale, avendo conferma delle grandi capacità incisorie di Michele, lo chiamò a lavorare nella zecca di Napoli, dapprima sotto i suoi ordini per poi affiancarlo a Vincenzo Catenacci. Michele fu l'artista prediletto di Ferdinando II di Borbone, per le bellissime medaglie che realizzò per lui e per Maria Cristina. Michele morì a Napoli nel 1839 alla giovane età di 35 anni.

Grading/Stato: qFDC