Anno 1863 (presunto) - Medaglia premio - Maria Adelaide di Savoia - Palermo Bronzo portativa - 38,1 mm - 20,00 gr. - R - Opus: G. Bughè. Al dritto: MARIA ADELAIDE ESEMPIO DI VIRTU' ALLE DONNE ITALIANE Busto di Maria Adelaide a sinistra con capelli raccolti e collana di perle. Sotto: G. BUGHE'. Al rovescio: REALE EDUCATORIO MARIA ADELAIDE IN PALERMO * nel campo, in alto: PREMIO A (Chillemi Teodora 1898 _99). Il Palazzo di corso Calatafimi a Palermo, sede dell'ex monastero della Congregazione di San Francesco di Sales. venne realizzato nel 1738 da Venanzio Marvuglia. Nel 1779 Ferdinando III di Borbone dispose che vi venissero ospitate venti fanciulle, esponenti della nobiltà decaduta, «affinché fosse loro impartita un'educazione morale e manuale atta a farne delle donne di buon senso e virtuose». L'iniziativa ebbe successo e venne ampliata l'area scolastica. Dopo l'Unità d'Italia, nel 1863, ad opera del Ministro della Pubblica Istruzione Michele Amari, l'Educandato ebbe un nuovo regolamento e fu amministrato da un consiglio di vigilanza, costituito dal Rettore dell'Università e da due consiglieri, uno comunale e uno provinciale. Esso venne intitolato a Maria Adelaide di d'Asburgo Lorena, consorte di Vittorio Emanuele II di Savoia, deceduta il 20 gennaio 1855. Nel 1882 fu costruito lo scalone in marmo in corrispondenza all'ingresso principale e furono approntati nuovi dormitori e servizi igienici. Nel 1888, vennero avviati lavori di ristrutturazione del vecchio monastero. Negli anni 1890-97 nell'ala più moderna, ad opera dell'ing. Greco, furono ricavate sale di rappresentanza e una sala-teatro che venne decorata dal pittore Rocco Lentini, con affreschi a motivi floreali sul soffitto che reca al centro un medaglione con l'immagine della Regina Maria Adelaide. Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia - 1° settembre 1875. Nel Giornale di Sicilia leggiamo quanto segue: Ieri S.A.R., seguito dalle LL. EE. i Ministri e dalle persone della Real Casa, verso le 4 del pomeriggio, si recò a visitare il Regio Educatorio Maria Adelaide, dove fu ricevuto dal Consiglio di vigilanza, dal Regio provveditore agli studi, dalla Direttrice locale e da tutti i professori ed impiegati dell'Educatorio stesso. In una sala a bella posta preparata, trovò le alunne e le rispettive famiglie, che lo festeggiarono con vivi applausi, liete siccome erano dall'alto onore che lor faceva l'A.S.R., la quale dopo aver ascoltato gli inni del Re e dello erede del trono cantati dalle alunne, e taluni pezzi di musica eseguiti sul pianoforte e sull'arpa qual saggio di chiusura dell'anno scolastico trascorso, si compiaque di far la premiazione, dirigendo graziose parole alle alunne premiate, ed incoraggiandole a progredire sempre più negli studi. La medaglia premio, fu presumibilmente coniata dal 1863, in occasione dell'intitolazione alla defunta Maria Adelaide di Savoia e da allora, ogni anno, fu utilizzata fino alla fine del XIX secolo, quale premio alle alieve più meritevoli dell'Educatorio di Palermo. (macchie al dritto)

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