Lot 966 - E-Live Auction 13

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Anno 1865 - Inaugurazione della linea ferroviaria Susa - Brindisi - Bronzo - 71,5 mm - 153,64 gr. - R2 - Opus: Demetrio Canzani - Martini ... Read more - qFDC

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Anno 1865 - Inaugurazione della linea ferroviaria Susa - Brindisi - Bronzo - 71,5 mm - 153,64 gr. - R2 - Opus: Demetrio Canzani - Martini n. 1794 - Crippa n. 43. Al dritto: * AUSPICI I MINISTRI * LAMARMORA . LANZA . SELLA . PETITTI . VACCA . NATOLI . JACINI . ANGIOLETTI . TORELLI Figura allegorica dell'Italia in piedi volta a destra, turrita e con stella sopra il capo, regge ancora e serto d'alloro, ai piedi varie merci, sullo sfondo mare con velieri e treno con locomotiva verso destra. Sotto la base a sinistra: CANZANI. In esergo: DA SUSA A BRINDISI = CHIL. 1156. Al rovescio: 24. MAGGIO 1865. REGNANDO VITTORIO EMANUELE II PER SOLERTE OPERA DELLA COMPAGNIA DELLE STRADE FERRATE MERIDIONALI ARRIVASI LA LINEA DI BRINDISI ----- DA SUSA A TORINO 25. MAGGIO 1854. AD ALESSANDRIA 1° GENN°. 1850. A PIACENZA 19. GENN°. 1861. A BOLOGNA 1°. LUG°. 1859. AD ANCONA 12. NOV°. 1861. A PESCARA 18. MAGG°. 1863. A FOGGIA 25. AP°. 1864. A BRINDISI 24. MAGGIO 1865. La realizzazione delle opere fu affidata alla Società delle Ferrovie Meridionali, fondata per l'occasione da 92 banchieri italiani con un capitale di cento milioni di lire, che avviò l'attività nel 1863 con i progetti per i tronchi Ancona-Brindisi, Foggia-Napoli e Pescara-Sulmona. La linea Ancona-Pescara-Foggia fu aperta al traffico verso la fine dello stesso anno, la Foggia-Bari nell'anno successivo ed il tronco finale Bari-Brindisi, aperto il 29 gennaio 1865, fu solennemente inaugurato il 25 maggio dello stesso anno. Alla solenne cerimonia presenziarono i principi Umberto ed Amedeo di Savoia, il Presidente delle Ferrovie Meridionali Bastogi, il generale Lamarmora, i ministri Iacini e Torelli. Per l'occasione si allestì un ampio padiglione a fianco della stazione ferroviaria dove accogliere i reali, le autorità del Circondario e della Provincia e di non pochi ospiti inglesi e francesi arrivati in treno un'ora prima dell'inaugurazione. A destra del padiglione si schierarono le guardie nazionali provenienti da Mesagne, Francavilla, Latiano, San Vito, Carovigno e Brindisi, sul lato opposto le truppe di linea, mentre i carabinieri a piedi e a cavallo si posizionarono nello spazio di fronte alla stazione. Al centro della piazza fu preparato l'altare per la funzione religiosa officiata dall'arcivescovo Raffaele Ferrigno. Alle dieci il fischio della locomotiva annunziò l'arrivo del convoglio inaugurale, un suono che elettrizzò i numerosissimi partecipanti all'evento. I principi reali con il loro seguito scesero dal treno al suono delle bande musicali e furono salutati dalle autorità locali ed accolti dal calore e dall'entusiasmo della gente accalcata in piazza, e nelle aree circostanti, già dalle prime ore del mattino. La cerimonia inaugurale fu conclusa dai discorsi del ministro e del direttore delle Ferrovie Meridionali, che offrì ai circa 400 invitati un banchetto che si tenne nei locali del teatro comunale. La tratta ferroviaria Brindisi-Lecce fu aperta ufficialmente qualche mese dopo, il 15 gennaio del 1866, mentre saranno necessari altri venti anni prima che la linea ferroviaria Brindisi-Taranto venga aperta al traffico passeggeri. Nota: questa fu la prima grande opera pubblica del nuovo Regno dopo l'unificazione e nella tratta da Pescara a Brindisi si utilizzò la progettazione già effettuata dalla precedente amministrazione borbonica. Descrizione dell'Incisore: Demetrio Canzani nacque a Milano nel 1815. Fu capo d'incisione della zecca milanese, dove entrò giovanissimo quando il padre ne era il direttore. Il suo lavoro di incisore maturò nella zecca di Milano e poi in quella di Torino, nella quale fu addetto all'incisione dal 1864 sino alla chiusura della stessa, avvenuta nel 1870. Dopo la chiusura della zecca di Torino Demetrio Canzani tornò a lavorare alla zecca di Milano, dove incise molte medaglie che, includendo i rivolgimenti di Milano e Brescia del 1848, attraversando il periodo della reazione austriaca, raggiunsero il governo nazionale. Canzani fu instancabile, operando come incisore fino alla vigilia della propria morte, coniando anche i pezzi da una lira di Umberto I. Morì a Milano nel 1887. Colpetto al bordo

Grading/Status: qFDC

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