Lot 968 - E-Live Auction 13

Anno 1866 - Asilo Infantile ...
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Anno 1866 - Asilo Infantile Femineo - Napoli Bronzo portativa - 36,6 mm -21,73 gr. - R2 - Opus: Luigi Alfano - Coniata a Napoli. Al dritto: ... Read more - SPL

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Description

Anno 1866 - Asilo Infantile Femineo - Napoli Bronzo portativa - 36,6 mm -21,73 gr. - R2 - Opus: Luigi Alfano - Coniata a Napoli. Al dritto: S. MARIA DI COSTANTINOPOLI * NAPOLI * la Vergine Maria su nuvole con in braccio Gesù, protetta da vello sostenuto da due cherubini che la incoronano. In basso, su bordo LUIGI ALFANO. Al rovescio: nel giro tra perlinatura - - - - ASILO INFANTILE FEMINEO - - - - 1866. Nel campo al centro, inciso tutto campo il numero 57. Della istruzione pubblica e privata in Napoli dal 1806 sino al 1871 di Girolamo Nisio: L'Opera più grande e più generalmente lodata, e che dal principio del nostro risorgimento seppe attrarre l'amore di tutti gli animi gentili, e costantemente mantenerli concordi nella generosa volontà di procurare la educazione de' figliuoli del popolo, fu l'Opera degli Asili d'infanzia. Già gli Asili d'infanzia non erano nuovi in Napoli. Sino dal 1841, quando l'opera de' privati avea sostituita quella del Governo nella cura di procacciare e promuovere la istruzione pubblica, erasi fondata ima Società per gli Asili infantili della città di Napoli, la quale, promossa da uomini rispettabili per nobiltà di casato, per ricchezza di censo. Tratto dal Discorso del 1870 di Michele Baldacchini. all'adunanza de' Soci: Questo glorioso esempio del passato non poteva rimanere senza frutto presso i presenti. Onde quando il decreto luogotenenziale del 13 novembre 1860, per dare esecuzione al decreto del Prodittatore intorno ai 12 asili da fondare in Napoli, a questo effetto, delle 200 mila lire largite dalla munificenza Sovrana, 80 mila destinava alla fondazione degli Asili, e nominava una Commissione di eletti cittadini, perché di accordo col Municipio curasse non pure la pronta apertura degli asili, ma con regolari statuti né assicurasse la vita e la floridezza avvenire; la cittadinanza napoletana rispose volenterosa all'invito e con mirabile concorso pose mano all'opera benefica. Delia suddetta Commessione fu eletto a presidente Michele Baldacchini e a segretario Alfonso della Valle dei marchesi di Casanova, i quali dal 1861 consacrarono tutta la loro vita ed il loro ingegno al bene di questa istituzione, che è una delle meglio ordinale, delle più saviamente condotte e delle più universalmente stimate che si sieno fondate in Napoli in questo decennio. Ed essi aiutati dalla generosa opera di elettissime Dame, le quali e per la loro efficace parola e per il Loro esempio procurarono offerte, doni e sottoscrizioni di soci, potettero nel 1861 porre insieme la somma di 120 mila lire, aprire i primi quattro asili, ordinare l'amministrazione, dare savio indirizzo alla istruzione de' bambini, compilarne gli statuti fondamentali; e così procacciar credito e stabilità all'opera, la quale superate le prime difficoltà. Questi Asili, sparsi ne' dodici mandamenti onde si compone Napoli, hanno ciascuno una Commissione locale composta di un Direttore onorario, di un Provveditore, di un Sacerdote visitatore, di parecchie Dame visitatrici e di Medici, la quale ne cura le diverse parti, subordinala al Consiglio generale di direzione, che sopraintende alla educazione ed amministrazione di tutti. In ciascuno asilo poi è a capo della istruzione e della educazione una Direttrice che insegna pure nella classe superiore, e ha tante seconde maestre quante sono le classi, oltre ad una aiutante. Le inservienti sono due o tre secondo le classi. Le Direttrici hanno lo stipendio di lire 70 al mese, le seconde maestre lire 45, le aiutanti lire 30. Alle Direttrici che durano per 5 anni nello stesso ufficio tocca l'accrescimento del decimo dello stipendio. Dei diciassette asili 9 sono affidali alle Suore d'Ivrea e gli altri 8 a maestre laiche. Asili 17 - Allievi 2100 - Maschi 1325 - Femmine 775. La devozione alla Madonna di Costantinopoli, molto diffusa nel Mezzogiorno d'Italia, si fa risalire al 1453, anno in cui sulla spiaggia di Salerno sarebbe stata rinvenuta un'Icone della Vergine portata da alcuni marinai scappati da Costantinopoli in seguito alla caduta della città in mano turca. Da qui si sarebbe propagata per ogni dove. La medaglia con numerazione incisa, potrebbe supporsi una sorta di identificazione numerica quale portachiave per gli alloggi, le classi, gli allievi o con altre funzioni simili, considerandone l'utilizzo, si suppone ne siano stati prodotti un numero limitato, pertanto è da considerarsi rarissima. Descrizione dell'Incisore: Alfano Luigi, incisore napoletano

Grading/Status: SPL

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