Lot 972 - E-Live Auction 13

Anno 1870 - Associazione di ...
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Anno 1870 - Associazione di Salvatori di Napoli - Ai Filantropi contemporanei Bronzo dorato - 32,4 mm - 14,64 gr. -R2 - Opus: Leopoldo ... Read more - BB+

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Description

Anno 1870 - Associazione di Salvatori di Napoli - Ai Filantropi contemporanei Bronzo dorato - 32,4 mm - 14,64 gr. -R2 - Opus: Leopoldo Insenga - Brambilla pag. 402. Al dritto: ASSOCIAZIONE DI SALVATORI * FONDATA DA D . JACCARINO-NAPOLI * Figura allegorica dell'Italia turrita, in piedi, di fronte, con mantello, regge spada e scudo con stemma Savoia. Al rovescio: AI FILANTROPI CONTEMPORANEI Rami di quercia e alloro annodati da nastro in basso. Nastro: a righe verticali alternate: bianco, rosso, giallo (nastro originale). La Vedetta di Novara, Anno XI, num. 45, 6 novembre 1869: Il giornale Il Salvatore di Napoli che era il monitore di quella Società umanitaria dei Salvatori, si è fuso nel Giambattista Vico, che fu finora il monitore del Circolo Partenopeo di egual nome, e sarà d'ora in poi delle due istituzioni. Il Circolo Giambattista Vico, e la Società dei Salvatori sono due fondazioni del chiaro cav. prof. Domenico Jaccarino il quale con una singolare infaticabilità tiene in corso diverse pubblicazioni, e diede in luce testè la prima dispensa della sua traduzione della Divina Commedia in dialetto napolitano. Dal primo canto dell'inferno che si contiene in questo primo fascicolo, si può già riconoscere la felicità della traduzione che riduce il divino poema alla intelligenza popolare, vestendo la traduzione di un brio speciale. Il dialetto napolitano non è punto famigliare a chi nacque e vive nel paese appiè delle alpi, e nondimeno colla scorta del testo che sta di fronte alla traduzione si riesce perfettamente a comprendere tutti i pregi e le bellezze che il chiaro Jaccarino seppe trasfondere nel suo lavoro. La Melodia di Padova, Anno I. num, 1, 15 novembre 1869: Il chiarissimo sig. cav. Domenico Jaccarino benemerito fondatore della Società dei Salvatori in Napoli e direttore del giornale Il Salvatore c'invia la prima dispensa della sua opera Il Dante Popolare o la Divina Commedia in dialetto Napoletano. Questo si pubblica col testo italiano a fronte con note di G. Biagioli. L'opera vien divisa in dispense ciascuna di 2 fogli di stampa per 50 cent. Ogni mese se ne pubblicano due. Descrizione dell'Incisore: Leopoldo Insenga nacque a Napoli nel 1840 dove morì nel 1902. Attivo dal 1859 fino ai primi anni del novecento, oltre che su medaglie di Napoli, si trova la sua firma su quella del Congresso degli Scienziati italiani a Modena del 1882 e sulla sua presunta ultima opera, la medaglia per l'incoronazione del re d'Inghilterra Edoardo VII del 1902. Leopoldo frequentò l'Istituto di Belle Arti di Napoli, divenendone Docente per le grandi capacità incisorie. Fu incisore nella zecca regia di Napoli. Nel rendiconto del Reale Istituto d'Incoraggiamento di Napoli del 1892, viene indicato: “all'abile incisore Cav. Leopoldo Insenga una medaglia d'argento del Genio Civile per avere istituito una scuola pratica d'incisione tanto in acciaio che in pietra dura.”

Grading/Status: BB+

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